Dal 18 al 20 maggio 2018 la Riserva naturale Biviere di Gela sarà presente all’evento regionale “Riserve naturali in Sicilia …Preziose per natura” che si svolgerà all’Orto Botanico di Palermo. L’evento è promosso e organizzato dalle riserve naturali siciliane affidate in gestione alle associazioni ambientaliste in occasione dell’anniversario della Marcia dello Zingaro del 18 maggio 1980, nata spontaneamente dai cittadini per salvaguardare il territorio dagli interessi economici e che portò all’istituzione della prima riserva regionale,
Nel corso dell’evento, venerdì 18, alle ore 16.00 si svolgerà il workshop “Rete Natura 2000 In Sicilia: stato di attuazione, prospettive e opportunità” durante il quale si parlerà delle aree protette Europee (i siti rete natura 2000) e per l’occasione Emilio Giudice presenterà l’esperienza della LIPU nella Piana di Gela, vasta area protetta Europea, un esempio positivo per il cammino verso un futuro sostenibile. La LIPU con Giorgia Gaibaini, Responsabile Nazionale RETE NATURA 2000 – LIPU BIRD LIFE, farà anche il punto della situazione sulle procedure d’infrazione Europee che coinvolgono i siti di rete natura 2000 ed in particolare la Piana di Gela. Inoltre sabato 19 maggio sempre all’orto botanico si terrà il convegno nazionale “Riserve naturali: una risorsa per il futuro della Sicilia” a cui presenzierà il Presidente Nazionale della LIPU Fulvio Mamone Capria per discutere sul futuro delle aree protette. Saranno presenti i rappresentanti nazionali delle associazioni ambientaliste, del mondo accademico e del Parlamento Regionale con i contributi di Federparchi, dell’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente On. Salvatore Cordaro, della Presidente IV Commissione Ambiente dell’ARS On. Giusy Savarino.
Tutto ciò in un momento di gravi criticità che attanagliano il sistema, a partire dalla drastica ed immotivata riduzione dei fondi disposta dalla recente Legge Finanziaria regionale che ha tagliato i finanziamenti di oltre il 30% del fabbisogno annuo, come in nessun altro settore del Bilancio regionale, con il rischio dell’interruzione delle attività di gestione delle riserve, della dismissione dei presìdi sul territorio e del licenziamento dei 90 dipendenti delle riserve.
Una conquista culturale di 30 anni messa in discussione dalle scelte di oggi.