Il progetto di reintroduzione del pollo sultano vince il panda d’oro

23 Maggio, 2006 • News

Il progetto per il ritorno del Pollo sultano in Sicilia – portato avanti dall’Istituto Nazionale Fauna Selvatica (INFS) e dalla LIPU-BirdLife Italia – è stato premiato questa mattina con il Panda d’Oro, il premio annuale del WWF riservato ai migliori progetti per la conservazione della natura e che quest’anno è dedicato, nella sua giornata celebrativa che si tiene oggi 22 maggio, alla biodiversità.
Avviato 10 anni fa, il progetto Pollo sultano ha già previsto sei rilasci, effettuati tra il 2000 e il 2003 nelle Riserve naturali dell’Oasi del Simeto, del fiume Ciane e delle Saline di Siracusa e del Biviere di Gela, per un totale di 120 animali. L’intera colonizzazione della Sicilia da parte di questa specie; favorita fin dall’inizio dall’inserimento delle principali zone umide all’interno di riserve naturali regionali – si prevede possa arrivare a compimento entro tre o quattro anni: sono tra le 150 e le 230 le coppie di Pollo sultano che si stima possano vivere nelle 15 zone umide della regione, 50-60 delle quali nella sola Piana di Catania.
”Questo progetto; dichiara Giuliano Tallone, Presidente LIPU-BirdLife Italia; è di grande importanza per riportare questa specie estinta in Sicilia ma anche, attraverso la divulgazione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, per la tutela delle zone umide siciliane, che per la loro particolare posizione geografica sono fondamentali per gli uccelli migratori e la biodiversità”.
Il Pollo sultano si estinse in Sicilia a partire dal 1957, a causa della bonifica o del degrado di numerose zone umide e della caccia intensa. E’ una specie presente esclusivamente nelle regioni che si affacciano sul Mediterraneo occidentale, dove trova il suo habitat ideale nelle zone umide d’acqua dolce, con acque poco profonde e abbondante vegetazione ripariale. In Italia è sopravvissuta soltanto la popolazione della Sardegna, mentre quelle presenti in Sicilia e in alcune regioni meridionali scomparirono.
Il progetto ha visto la collaborazione e il finanziamento di numerosi soggetti, tra i quali l’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, la Comunità Autonoma di Valencia (che ha fornito gli animali), l’Assessorato all’Ambiente della Provincia Regionale di Catania, l’Assessorato all’Ambiente della Provincia Regionale di Siracusa, le Riserve Biviere di Gela, Saline di Siracusa e Fiume Ciane, Macchia Foresta del Fiume Irminio e infine l’Università degli Studi di Catania; Dipartimento Biologia Ambientale.

Nella foto, il Presidente LIPU-BirdLife Italia Giuliano Tallone (secondo da destra) con il Panda d’Oro

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