Polemiche al piano di Gestione SIC-ZPS Rete Ecologica Siciliana

31 Gennaio, 2010 • News

Nei giorni scorsi sono state sollevate polemiche dal consiglio comunale alla LIPU sugli studi scientifici ed il piano di Gestione.
Al fine di dare una corretta informazione va chiarito che i piani di gestione devono essere redatti in funzione di dati scientifici e secondo le linee guida del Ministero dell’ambiente. In seguito una commissione di tecnici di varie specializzazioni scientifiche esamina il piano per un parere tecnico. Solo successivamente il Dirigente firma il decreto di approvazione. Per dati scientifici si intendono quelli ottenuti con metodi scientifici e che siano ripetibili e verificabili. Si utilizzano anche i dati scientifici pubblicati su riviste scientifiche. Mettere in dubbio i dati scientifici è un atto grave. Gli studi ambientali vanno realizzati dentro e fuori le aree perimetrate della rete ecologica al fine di individuare tutte le potenziali fonti di perturbazioni (inquinamento, deframmentazione, eccessiva antropizzazione ecc…). Per cui può accadere che un insediamento industriale o una fonte di inquinamento antropico possano essere individuati all’esterno delle aree soggette al piano di gestione. Lo scopo del piano è di preservare le le specie e gli habitat in uno stato soddisfacente per le future generazioni. Individuate tutte le criticità si prevedono le azioni consequenziali per risolvere i problemi ambientali. Scoprire che la città con la più bassa qualità della vita, dichiarata ad alto rischio, sottoposta a grandi bonifiche per l’inquinamento e depressa, ha grandi risorse naturali è un grande evento anche economico che apre nuovi scenari. Molti dubbi nei confronti della rete ecologica della Piana di Gela nascono, probabilmente, dal fatto che sembra strano che in questo territorio ci sia una mole di risorse naturali elevata. A questo punto è necessaria una profonda riflessione: Perchè nessuna delle istituzioni ha mai messo in evidenza l’importanza naturale di questo territorio? Certamente la LIPU è quella che ha scoperto che questo territorio è uno dei più importanti d’Italia per specie ed habitat prioritari da tutelare.
Questa è forse la grave colpa? Molti dei portatori d’interesse avrebbero voluto che si dicesse che è un territorio povero di risorse naturali per quali fini?….inquinare ad esempio?
Il Testo Unico dell’ambiente D.Lvo. 156/2006 e s.s.m sulla tutela delle acque da inquinamento impone un rigore maggiore quando si è in presenza di siti sensibili. Per siti sensibili la norma prevede anche i SIC-ZPS. Un maggior rigore contro l’inquinamento è anche un rigore a tutela DELLA SALUTE DELL’UOMO. In un territorio sottoposto a Bonifiche, come Gela, ciò vuol dire innalzare la qualità della vita.
La polemica era anche rivolta ad i perimetri che insistono sull’area industriale. Il Piano di Gestione tiene in forte considerazione l’area industriale perchè all’interno di essa insistono anche habitat naturali prioritari frammentati che necessitano di essere connessi. Inoltre come previsto dal manuale dei piani di Gestione redatto dall’APAT , in presenza di industrie o centri urbani vanno create le buffer zone, che sono aree cuscinetto (aree da deindustrializzare e naturalizzare). In particolare nell’area interessata ci sono discariche sottoposte a bonifiche. Secondo sempre il T.U. Ambientale d.l.vo 152/2006 e s.s.m. nei i siti sottoposti a bonifica una volta bonificati devono essere effettuati i ripristini ambientali. In definitiva queste aree devono essere riqualificate comunque.
Ciò che sembra strano è che tutti coloro che si oppongono alle attività che sta svolgendo la LIPU non cercano mai il confronto. Ci dovremmo chiedere come mai Gela è ultima in Italia per qualità della vita? Chi sono i colpevoli chi ha determinato questo fatto grave. LA LIPU?…..

Emilio Giudice

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